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Creative Zen X-Fi 2 – L’ HI-FI sempre più portable

5 ott 2009 , Posted by Electronic Trip at 13:06




Da qualche settimana è sbarcato anche in Italia il lettore multimediale Creative Zen X-Fi 2…ed è stato uno sbarco abbastanza in sordina, in quanto in pochi lo conoscono…compresi i commessi dei vari negozi di elettronica di consumo di Torino, che alla domanda: “Ma per caso, vi arriva l’ X-Fi 2 della Creative?”, dopo aver fatto una smorfia come se gli avessi chiesto se in casa loro c’è l’acqua corrente, mi rispondono un “Eeeeh….lo stiamo aspettando”, ma, mi ci gioco le balle, per loro l’ X-Fi 2 è un modello di aspirapolvere. Anyway, uno lo guarda e dice: “ Ma guarda sti qui, si svegliano adesso e tentano di fare una brutta copia dell’ Ipod Touch”. E qui iniziano le differenze: Creative è specializzata nel campo audio da diverso tempo prima di Apple e compagnia ed ha sempre puntato più sull’alta fedeltà audio che sugli effetti scenografici. Senza togliere niente agli Ipod, che sono ottimi riproduttori portatili , bisogna dire che qui è un altro pianeta in termini di qualità audio. Lo si capisce già a primo sguardo, notando che gli auricolari forniti “di serie” sono dei fantastici in-ear modello EP-630, che isolano perfettamente dall’esterno e forniscono una bella sensazione di suono pieno e potente su tutta la dinamica delle frequenze (ndr. le ho provate su un altro lettore Creative in attesa di avere questo!). Il processore X-Fi (extreme fidelity), cuore pulsante del dispositivo, è lo stesso già montato sulla precedente versione dello Zen X-fi e si distingue dai tradizionali amplificatori per riuscire “magicamente”a compensare le lacune del segnale. E qui sarebbe interessante svelare questo “magicamente”, ma penso uno debba lavorare in Creative per riuscire a sviscerare tali segreti, anche se in fondo credo si tratti di utilizzare una sorta di equalizzatore che capisce esattamente quando e dove intervenire per dare una spinta alle frequenze “tagliate” o attenuate dal pratico, ma non eccellente, formato mp3. Tutto questo si traduce in una voce cristallina, strumenti “vivi” e bassi belli grassi; questo stando almeno a quanto promettono le brochure….ma per dirvi di più, aspetterò di averlo (a breve, si spera).






Ora, cos’ altro è cambiato rispetto allo Zen precedente? Beh, prima di tutto una tiratina dal chirurgo plastico lo ha portato a perdere un po’ di spessore (ma non peso: 75 grammi contro 70) e assumere un look decisamente più cool: niente tasti infatti, ma touch screen sensibile alla tensione sulle vostre ditina (badate, non a pressione) e un’ interfaccia grafica carina ma pressoché invariata… certo, dimenticatevi la fluidità Apple (speriamo in un aggiornamento firmware che risolva): l’ interfaccia risponde infatti ai comandi con un po’ di pigrizia, ma resta assolutamente accettabile, soprattutto se considerate il prezzo: 149.99€ per 16 Gb (contro i 229€ dell’ Ipod Touch). Non sto ad annoiarvi con ulteriori particolari tecnici, per i quali vi linko il sito della casa ove troverete risposte alle vostre domande: SITO .


In definitiva, con questa modica cifra mettete in saccoccia un vero Hi-Fi portatile, che, certo, non avrà tutte le applicazioni fighissime dell’ Ipod, ma di sicuro farà quello per cui è nato: riprodurre musica egregiamente. Se quindi siete Hi-Fi dipendenti come il sottoscritto e magari strizzate l’occhio più ai flac (di cui parleremo) che agli mp3, fateci un pensiero…sennò...anche la Cowon…mica male (TO BE CONTINUED)…

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