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Muse e Tecniche avanzate di mixaggio elettronico

5 ott 2009 , Posted by Electronic Trip at 23:23





L’altro giorno stavo leggendo un articolo sul numero di Ottobre di Wired e ho ritenuto che l’argomento trattato poteva essere “well fitted” all’ interno di questo blog, ma più che altro che sarebbe stato interessante approfondire alcuni aspetti citati, ma non meglio approfonditi. Ho cercato dunque, di scoprire qualcosa di più. Il nuovo album dei Muse “The Resistance” , uscito l’ 11 settembre scorso, è infatti passato, lungo la sua laboriosa fase di montaggio, anche nel nostro Bel Paese. Più precisamente in quel di Milano, in una o più delle 4 sale di registrazione delle Officine Meccaniche, in zona Navigli, diretti dall’ ex componente dei PFM, Mauro Pagani. Ciò che ha portato i Muse fin da noi, è stata la possibilità di trovare in questo ambiente la giusta scenografia musicale per arrangiare i loro pezzi, sfruttando le avanzate tecnologie elettroniche di mixaggio messe a disposizione e fondendole con gli altri strumenti old style reperibili in questa fabbrica di musica. Ed è proprio sulla parola “Tecniche avanzate di mixaggio elettronico” che mi si è accesa la lampadina: vengono infatti citati un software di registrazione di stra-ultima generazione chiamato Pro-Tools e una tecnologia Solid State su console SSL 4000G. Ora, per gli esperti del settore saranno sicuramente molto noti, ma io, da utente appassionato ma non ancora “imparato”, ho voluto saperne di più e narrare ad eventuali curiosi come me di cosa si tratta.




Partiamo dalla tecnologia Solid State: diciamo, tanto per dare un’ idea, che questa indica un sistema di archiviazione di dati che non sfrutta hardware con parti in movimento, come ad esempio gli Hard Disk, ma periferiche di tipo Flash (per capirci, quelle di un lettore mp3). Per fare un confronto, se un hard disk tradizionale compie fino a 200 trasferimenti/sec, una tecnologia a stato solido può arrivare fino a 20.000 e permette di avere fasi di scrittura-monitoraggio in contemporanea! Quindi, per il campo della registrazione audio digitale di altissima qualità, la possibilità di campionare e immagazzinare a tale velocità, si traduce in un numero straordinario di dati, quindi maggiori informazioni, quindi maggior fedeltà. Nella realtà, tutto ciò questo prende forma nella console SSL 4000G sopra citata, che coniuga componenti hardware collegabili con Fire Wire a un potente software di elaborazione e monitoraggio. Tra gli innumerevoli strumenti di quest’ ultimo, abbiamo in particolare un compressore stereo riconosciuto a livello mondiale come “the best”, un processatore per i suoni della batteria, che rende i piatti brillanti e attenua gli eventuali rimbombi dei bassi, un equalizzatore dinamico per la lavorazione sia post-registrazione che “live”, un modulo PCI per la connessione al pc e un ulteriore compressore multicanale , per la registrazione appunto su diversi canali (6 al massimo). Il tutto viene poi condito in ultimis con Pro Tools, software super professionale per combinazione, editing e finalizzazione delle varie registrazioni. Naturalmente si potrebbero trattare per ore e in modo sicuramente molto più approfondito queste tecnologie, andando a toccare, in tutta onestà, campi purtroppo a me ancora sconosciuti, ma spero almeno di aver fornito qualche dato utile.. colgo inoltre l’ occasione per rinnovare l’invito a fornire contributi e intavolare discussioni costruttive che possano portare vantaggi a tutti e allego per i più curiosi i link a quanto citato in questo articolo! Saluti!



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